“C’è più ragione nel tuo corpo che non nella tua migliore sapienza”
(F. Nietzsche)
Nonostante che viviamo in un’epoca di relativo benessere grazie all’incredibile numero di conquiste scientifiche, terapie mediche all’avanguardia, farmaci di ultima generazione, non siamo più sani di corpo e di mente rispetto al passato. A causa dei ritmi frenetici, tendiamo continuamente a procrastinare la cura di noi stessi e nel frattempo accumuliamo ansie, stress, forme di “esaurimento”.
C’è chi accusa problemi respiratori a causa della vita sedentaria; chi soffre di problemi digestivi nonostante l’attenta e oculata alimentazione sana; chi soffre di nevrosi cardiaca; chi soffre di insonnia. Molteplici sono le anomalie causate dai ritmi e dalle abitudini in quest’era dove carenza di moto, pasti abbondanti, abuso di fumo, alcool e frenesia di vivere sono piacevoli alternative di evasione.
Se è così facile riconoscere malattie causate da virus e batteri e combatterle efficacemente, di gran lunga è più difficile individuare sindromi legate a processi di somatizzazione di natura psicologica. L’individuo, infatti, trasforma automaticamente la propria sofferenza psichica in organica per manifestare all’esterno il proprio disagio.
Quando ciò avviene, spesso, tendiamo a non farci caso, a convincerci che si tratta di un malessere passeggero e che presto ritornerà tutto alla normalità. In realtà i nostri organi, il nostro corpo, tendono a comunicare con noi, in modo preciso, che se non si interviene tempestivamente ci si ammalerà.
Per agire in modo concreto ed efficace, J. Schultz, psichiatra tedesco, ha ideato una tecnica di rilassamento, il Training Autogeno, la quale consente a tutti la possibilità di affrontare le personali problematiche psicofisiche, con un atteggiamento nuovo, ed imparare a conoscersi intimamente per sfruttare le proprie potenzialità e ritrovare la giusta qualità della vita.
A chi si rivolge
Il Training Autogeno consiste in un metodo di autodistensione da concentrazione psichica e consente di rilevare modificazioni sia somatiche (derivate dalla messa a riposo del sistema neurovegetativo) sia psichiche. In particolare, a livello fisiologico favorisce l’equilibrio del Sistema Nervoso ed Endocrino, migliorando quindi lo stato di benessere e di salute generale, mentre a livello psicologico aiuta a ristrutturare le proprie reazioni negative a stimoli stressanti.
Perché Training Autogeno? Lo stato di rilassamento e quindi del conseguente benessere psicofisico, è strettamente legato ad un programma di allenamento (= training) che consiste in un apprendimento graduale di una serie di esercizi di concentrazione psichica passiva per la realizzazione di spontanee modificazioni del tono muscolare, della funzionalità vascolare, dell’attività cardiaca e polmonare, dell’equilibrio neurovegetativo e dello stato di coscienza. Autogeno significa “che si genera da sè”, senza nessuno sforzo di volontà, in uno stato di passività assoluta nella indifferente contemplazione di quanto spontaneamente accade nel proprio organismo e nella propria mente.
Per le sue caratteristiche, la tecnica del Training Autogeno è a portata di tutti (adulti e/o bambini) per ridurre tensioni, ansie, nervosismi ed incrementare le capacità di concentrazione, il senso di autoefficacia e il controllo delle proprie emozioni.
Ciò che si ottiene è dunque un crescente equilibrio psicofisico, un senso di serenità e armonia.
È particolarmente consigliato per:
- Imparare a gestire lo stress quotidiano;
- Controllare sintomi psicosomatici (per esempio cefalea, gastrite, irregolarità mestruali, sudorazione eccessiva);
- Gestire ansia, attacchi di panico, fobie;
- Aumentare il benessere psicofisico in gravidanza;
- Affrontare insonnia e/o difficoltà legate al sonno;
- Smettere di fumare;
- Affrontare al meglio una competizione agonistica;
- Affrontare al meglio la preparazione di un esame;
e trova applicazione in:
- campo sportivo, prima di una gara o negli intervalli.
- campo artistico, soprattutto per migliorare l’attenzione e la sicurezza d’esecuzione dei musicisti. In questo caso si applica nei momenti precedenti l’inizio del concerto.
- campo scolastico e universitario, per migliorare la memoria e la tranquillità nel sostenere gli esami. Si applica prima della prova o, nel caso di ansia anticipatoria, anche nei giorni precedenti.
- campo lavorativo, per migliorare la capacità di prendere decisioni, di sopportare le pressioni ambientali o l’ansia da prestazione quando si deve, per esempio, parlare davanti a un pubblico o sottoporre ai colleghi o ai superiori i risultati del proprio lavoro.
Avvertenze
Nonostante gli effetti e l’efficacia del training autogeno, questa tecnica è sconsigliata nelle patologie depressive e psicotiche. È inoltre controindicata per persone in fasi acute di cardiopatie, soprattutto in soggetti che hanno riportato infarti negli ultimi sei mesi.
Prima di intraprendere un percorso di Training Autogeno è necessario un colloquio preliminare di conoscenza.
Ri-trovare la forza in noi stessi..con il Training Autogeno
Dott. Andrea Leone