“…La sua idea fondamentale è che nei pazzi non c’è un vero e proprio sconcerto organico, ma che la pazzia è, per così dire, un errore logico, un errore di giudizio, un modo errato di veder le cose. Egli confutava gradatamente il malato, e figuratevi che ottenne, dicono, dei risultati!”
(F. Dostoevskij in “Delitto e castigo”)
Nella veste di psicologo forense opero nelle aree della tutela dei minori, delle relazioni familiari e degli interventi con le vittime e gli autori di reato. Nello svolgimento di questo mansionario, lo psicologo forense redige in qualità di Perito, in ambito penale, perizie su nomina del giudice o, in ambito civile, consulenze tecnico-giudiziarie in qualità di CTU (Consulente Tecnico d’Ufficio), Consulente Tecnico di Parte (CTP) su nomina degli avvocati di parte. Ritengo fondamentale per uno psicologo forense tenere sempre a mente il quesito posto dal sistema giudiziario ed adottare, nell’ambito della valutazione, un atteggiamento falsificazionista, ovvero non fossilizzarsi su eventuali informazioni pregiudiziali e/o di non fare assoluto riferimento al proprio paradigma, ma di confutare e vagliare razionalmente ogni possibilità con lo scopo di avvicinarsi il più possibile ad una valutazione oggettiva. Ritengo altresì centrale la stretta collaborazione tra i vari interlocutori (giudici, avvocati, colleghi psicologi, psichiatri ecc..), al fine di aiutare il Giudice ad esprimersi nel modo più corretto possibile. A tal fine, l’utilizzo di metodologie e strumenti recenti, oggettivi e condivisi dalla comunità scientifica internazionale sono necessari per soddisfare i criteri di oggettività ed obiettività. Fondamentale, inoltre, risulta, a mio avviso, la distinzione tra ambito psico-forense da quello clinico. Benché sia importante per uno psicologo forense possedere un bagaglio di competenze cliniche, è indispensabile mantenere una preparazione e un aggiornamento continuo, in riferimento alla cornice teorica e pratica giudiziaria, propria di quel contesto.
Nello specifico, in ambito civile, mi occupo di:
- affidamento del minore in caso di separazione conflittuale dei genitori;
- mediazione familiare in caso di conflitti;
- valutazione dell’idoneità genitoriale nei casi di separazione/divorzio, affido, adozioni;
- incapacità naturale di un individuo;
- interdizione, inabilitazione, amministrazione di sostegno;
- danno alla persona (psicologia traumatologica).
In ambito penale, invece, svolgo il mio ruolo nei casi di:
- imputabilità;
- predizione della pericolosità verso gli altri;
- capacità di stare in giudizio;
- valutazione dei minori, presunte vittime di abuso sessuale;
- infortunio sui luoghi di lavoro;
- mobbing;
- stalking.
Dott. Andrea Leone